Come si progetta un software? Le fasi dello sviluppo di un software

Come si progetta un software? Le fasi dello sviluppo di un software

Progettare un software è un lavoro molto complesso, che richiede delle competenze specifiche ma anche trasversali per poter soddisfare specifiche esigenze. Quando si ha la necessità di un software su misura, capace di supportare, semplificandola, la gestione aziendale, è fondamentale affidarsi ad aziende con esperienza e capacità. Nell’articolo di oggi ci soffermeremo su alcuni aspetti che riguardano lo sviluppo di un software e che possono aiutare a compiere la scelta giusta.

Progettazione di un software: lo studio dei bisogni

La scrittura del codice è solo l’ultimo step nel percorso di sviluppo di un software. Il punto di partenza, infatti, deve concentrarsi tutto sulle esigenze del cliente. Poniamo che quest’ultimo sia un’azienda, in cerca di un software personalizzato. Chi si occuperà del suo sviluppo, dovrà necessariamente entrare nel merito, specifico, dei processi aziendali, coglierne gli aspetti più intimi per poter anticipare le richieste del cliente potendoli proporre delle soluzioni adatte alla propria attività. In sostanza, il lavoro dello sviluppatore, in questa fase consiste di indagare i molteplici aspetti che il software dovrà e potrà in seguito risolvere e gestire.

Rispondere alle cinque W

Nello sviluppo software, una linea guida particolarmente efficace, utile da somministrare anche al cliente, è possibile ricavarla da un approccio di tipo giornalistico, che consiste nel riuscire a rispondere efficacemente alle 5 W:

  • What (cosa);
  • Who (chi);
  • When (quando);
  • WHere (dove);
  • Why (perchè)

Se lo sviluppatore sarà in grado di fornire una risposta adeguata a ciascuna di queste domande, allora vorrà dire che la fase di indagine sui bisogni e le necessità del cliente è stata realizzata in maniera efficace. Eventuali domande non risposte, potranno indicare la necessità di un'indagine più approfondita oppure orientata in maniera differente. Consideriamo un aspetto: un software deve fornire risposte e strumenti a una serie di problemi. Questo è il suo scopo.

Analisi funzionale del software

Tutto quanto fin qui esposto, tecnicamente, rientra nel concetto di studio di fattibilità. Si usa tale espressione perché viene lasciata la possibilità, assai remota visto lo sviluppo tecnologico odierno, che vi siano situazioni in cui non è fattibile lo sviluppo di un certo prodotto software o comunque non come il cliente lo aveva immaginato. Capito il problema e trovate le soluzioni, lo sviluppo del software procede con l'analisi funzionale.

  • Quali requisiti dovrà avere il software per supportare i processi produttivi dell’azienda?
  • Su quale piattaforma dovrà funzionare il software gestionale?
  • Dovrà essere connesso in rete oppure sarà esclusivamente per uso interno dell’azienda?

Questa è una fase decisamente più tecnica, durante la quale le risposte del cliente sono importanti per orientare le decisioni che lo sviluppatore prenderà in termini di infrastruttura, linguaggio di programmazione e gestione dei dati.

Sviluppo di un software: l’analisi tecnica

L’analisi funzionale, infatti, è propedeutica all’analisi tecnica, eseguita autonomamente dall’azienda di sviluppo software secondo le informazioni acquisite nelle fasi precedenti. E bene ricordare al cliente che il numero di problemi cui la progettazione di un software deve fornire una risposta è di molto superiore a quelli evidenziati durante l'analisi. Chi si occupa della progettazione, dovrà sapere anticipatamente come e dove andranno immagazzinati i dati, capire quali sono i dati da salvare e gestire, ragionare su come dovrà essere l'interfaccia grafica, ovvero ciò che gli utenti finali si troveranno di fronte al momento di utilizzare il software, e quali potrebbero essere le future esigenze del cliente, così da non realizzare un software troppo ancorato al momento storico specifico.

Le fasi dello sviluppo di un software: scrittura e debugging

Con l'analisi tecnica si conclude la fase di ideazione e ragionamento sul programma gestionale. A quel punto, lo sviluppatore sarà in possesso di tutte le informazioni necessarie per la codifica vera e propria del software. Lo sviluppo, quindi, procederà con la scrittura del codice, sulla base del linguaggio scelto. La fase di scrittura è quella decisamente più lunga e che coinvolge anche più professionisti. Ci sarà il professionista che lavorerà sulla progettazione grafica, il programmatore dedicato al codice vero e proprio, supportato eventualmente da un sistemista che si occuperà della parte hardware, dei server e probabilmente della gestione dei dati. Una volta terminata la scrittura del codice, si avvierà la fase di debugging, ovvero la ricerca di tutti gli errori di programmazione che comportano il malfunzionamento del software oppure un funzionamento diverso dalle aspettative.

Un software personalizzato, prima di raggiungere uno stato di perfezione, necessità di essere provato e utilizzato in una prospettiva di lungo termine. Per questo motivo, lo sviluppo di un software non si esaurisce con la sua consegna nelle mani del cliente finale ma deve considerare anche una fase di supporto e manutenzione, utile per apportare quelle modifiche e quegli aggiustamenti sulle funzionalità non prevedibili durante le fasi analitiche.

Per tutto questo, è fondamentale fare riferimento alle competenze e all'esperienza di aziende, come la TreDiPi, che possono garantire un valido supporto durante tutte le fasi di sviluppo di un software.

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