Come fare la Migrazione della infrastruttura IT in Cloud

Come fare la Migrazione della infrastruttura IT in Cloud

La migrazione di un’infrastruttura IT in cloud può essere, a ben ragione, considerata come uno dei capisaldi fondamentali della trasformazione digitale e la sua rilevanza all’interno di realtà aziendali e/o societarie sta acquisendo sempre maggiore peso. I dati da questo punto di vista parlano chiaro: solo nel 2020 il cloud computing è riuscito a generare utili per una cifra superiore ai 3 miliardi di Euro con un relativo incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Ovvio che a sparigliare le carte in tavolo sia intervenuta anche la recente pandemia di Covid-19 la quale, però, non ha fatto altro che accelerare un processo già in atto. Si andrà ora a vedere nel dettaglio cosa sia la migrazione al cloud e perché è in grado di far ottenere i migliori risultati. 

Il mercato Cloud in Italia nel 2023

Il mercato Cloud in Italia continua a crescere a un ritmo sostenuto, con un tasso di crescita del 19% nel 2023, che lo porta a un valore complessivo di 5,51 miliardi di euro. Questa crescita è trainata da diversi fattori, tra cui la necessità delle aziende di migliorare la propria efficienza operativa, la digitalizzazione dei processi aziendali e l'adozione di nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale e il machine learning.

La componente Public Cloud & Hybrid Cloud, che include i servizi di Infrastructure as a Service (IaaS), Platform as a Service (PaaS) e Software as a Service (SaaS), è quella che registra la dinamica di crescita più significativa, con una spesa di 3,729 miliardi di euro e una crescita del +24% sul 2022.

La spesa in cloud da parte delle grandi imprese rappresenta l'87% del totale, mentre le PMI rappresentano solo il 13%. Tuttavia, anche le PMI stanno iniziando a investire in cloud, spinte dalla necessità di migliorare la propria competitività.

Le principali tendenze che stanno guidando la crescita del mercato Cloud in Italia sono:

  1. L'aumento dell'adozione di servizi SaaS, che consentono alle aziende di accedere a software e applicazioni senza doverli installare e gestire in proprio.
  2. La crescita dell'intelligenza artificiale e del machine learning, che richiedono un'infrastruttura cloud scalabile e resiliente.
  3. L'aumento della necessità di proteggere i dati e le applicazioni, che richiede l'adozione di soluzioni di sicurezza cloud.

Il mercato Cloud in Italia è destinato a continuare a crescere nei prossimi anni, con un CAGR previsto del 17,4% dal 2023 al 2030.

Eseguire la migrazione al cloud: Cosa vuol dire?

Eseguire la migrazione al cloud significa essenzialmente mettere in atto un processo di trasferimento in cui dati, applicazioni o elementi aziendali vari facenti parte della propria infrastruttura vengono destinati a un ambiente cloud. Ovviamente in base alla metodologia e alle dinamiche che si andranno a seguire è possibile individuare differenti tipologie di cloud migration. L’esempio certamente più comune è quello in cui il processo di migrazione avviene da un data center locale a un cloud pubblico, tuttavia esistono anche trasferimenti tra due diversi cloud (denominato Cloud to Cloud), senza poi tralasciare di menzionare il cloud migration inverso in cui i dati vengono spostati dal cloud a un data center locale (noto come Reverse Cloud).

Cloud migration: Come e perché farla e con quale strategia?

Prima di poter passare alla fase realizzativa del processo di migrazione è opportuno, se non fondamentale, esaminare nel dettaglio la propria infrastruttura. E’ solo mediante un’attenta e profonda analisi di tutti gli elementi preesistenti che la migrazione potrà avvenire senza che ci siano sprechi inutili, perdita di risorse basilari per l’azienda, nonché un potenziale ma quanto mai probabile calo della produttività generale. Fondamentale risulta essere anche la fase di formazione laddove non ci sia una figura professionale con le adeguate competenze necessarie per attuare la migrazione, adattabilità alle nuove soluzioni proposte e plasmazione attiva del personale devono essere le priorità assolute dal punto di vista dell’aspetto umano. Dopo un’indagine preliminare si passerà alla valutazione di tutti i pro di cui sarà possibile beneficiare e i contro che potrebbero interferire nell’immediato con la continuità aziendale.

Tra i primi c’è sicuramente l’accessibilità alle risorse, la conformità normativa e burocratica e su tutti un adeguamento a un processo d’innovazione inesorabile di cui è necessario tenere il passo per evitarne di restare estromessi; per quel che riguarda i contro, invece, sarebbe sbagliato appellarli con una connotazione negativa in quanto, ad esempio, il tema che può sollevarsi sulla sicurezza dei dati può e deve diventare un’opportunità di crescita per l’azienda. Ecco quindi che sfide come la sicurezza, l’interoperabilità o la continuità del business possono diventare elementi grazie ai quali rinnovarsi ponendo le basi su un futuro radioso.

La strategia da seguire per eseguire la migrazione al cloud passa attraverso 3 step ben delineati: 

  • Valutazione. Il primo passo sarà sempre quello di esaminare e individuare nel dettaglio tutti gli applicativi, dati o informazioni che si andranno a trasportare. Mediante l’identificazione precisa di ogni singolo componente sarà conseguentemente possibile stimare il costo e il tempo del passaggio.
  • Tipologia di cloud. Oggigiorno le soluzioni a disposizione sono molte tra cloud pubblico, privato o ibrido e proprio per questo è imprescindibile che un’azienda valuti con estrema attenzione quale destinazione possa essere più congeniale con le proprie esigenze.
  • Problem solving. Una migrazione al cloud è un processo non così immediato come potrebbe sembrare e le possibilità che durante il percorso sorgano degli ostacoli temporanei non deve fungere da deterrente per il personale. Una formazione precisa e costante farà sì che il personale sia sufficientemente competente per poter gestire l’intero processo e fronteggiare gli eventuali problemi.

Soluzioni per la migrazione al cloud

Come detto, le migrazioni in cloud possono assumere diverse dinamiche in base alla tipologia per cui si andrà a optare ed è necessario, ai fini della continuità aziendale, scegliere quella più congeniale alle proprie esigenze in maniera tale da ottenere i migliori risultati. In linea generale si possono individuare 3 tipizzazioni di cloud: Software-as-a-Service (SaaS)Platform-as-a-Service (PaaS)Infrastructure-as-a-Service (IaaS).


Software-as-a-Service (SaaS)

Il SaaS è il modello di cloud computing più diffuso. In questo modello, il software viene ospitato e gestito da un fornitore di servizi cloud e viene fornito agli utenti tramite un'interfaccia web. Gli utenti non devono installare o gestire il software in proprio, né preoccuparsi di aggiornamenti o patch.

I vantaggi del SaaS includono:

  • Scalabilità: il SaaS è scalabile, il che significa che è possibile aggiungere o rimuovere utenti e risorse in base alle esigenze.
  • Costi: il SaaS è spesso più conveniente rispetto all'acquisto e alla gestione del software in proprio.
  • Sicurezza: i fornitori di servizi cloud offrono spesso livelli di sicurezza elevati per proteggere i dati degli utenti.

Alcuni esempi di SaaS includono:

  • Applicazioni per la produttività: Microsoft 365, Google Workspace, Zoho Workplace.
  • Applicazioni di business intelligence: Tableau, Qlik, Power BI
  • Applicazioni di CRM: Salesforce, HubSpot, Pipedrive.

Platform-as-a-Service (PaaS)

Il PaaS fornisce agli sviluppatori una piattaforma completa per creare, testare e distribuire applicazioni software. La piattaforma include l'infrastruttura di base, come server, storage e reti, nonché strumenti e servizi per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni.

I vantaggi del PaaS includono:

  • Facilità di sviluppo: il PaaS semplifica lo sviluppo di applicazioni, in quanto fornisce agli sviluppatori tutto ciò di cui hanno bisogno per creare applicazioni senza dover investire in hardware o software.
  • Scalabilità: il PaaS è scalabile, il che significa che è possibile aggiungere o rimuovere risorse in base alle esigenze dell'applicazione.
  • Sicurezza: i fornitori di servizi PaaS offrono spesso livelli di sicurezza elevati per proteggere le applicazioni degli sviluppatori.

Alcuni esempi di PaaS includono:

  • Amazon Web Services (AWS)
  • Elastic Beanstalk
  • Google Cloud Platform (GCP) App Engine
  • Microsoft Azure App Service.

Infrastructure-as-a-Service (IaaS)

L'IaaS fornisce agli utenti l'accesso a risorse di infrastruttura IT, come server, storage e reti, come servizio. Gli utenti sono responsabili della configurazione e della gestione delle risorse IaaS.

I vantaggi dell'IaaS includono:

  • Flessibilità: l'IaaS offre agli utenti la flessibilità di utilizzare le risorse IT di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.
  • Scalabilità: l'IaaS è scalabile, il che significa che è possibile aggiungere o rimuovere risorse in base alle esigenze.
  • Efficienza dei costi: l'IaaS può aiutare gli utenti a ridurre i costi IT, in quanto pagano solo per le risorse che utilizzano.

Alcuni esempi di IaaS includono:

  • Amazon Web Services (AWS)
  • EC2 Google Cloud Platform (GCP) Compute Engine
  • Microsoft Azure Virtual Machines

In conclusione, i tre modelli di cloud computing offrono vantaggi e svantaggi diversi. La scelta del modello più adatto dipende dalle esigenze specifiche dell'azienda o dell'organizzazione.

Modelli di cloud computing - pubblico, privato e ibrido

Oltre a ciò è necessario distinguere le 3 ulteriori modelli di servizio vero e proprio: si avrà quindi cloud pubblico, privato e ibrido.

Cloud pubblico

Il cloud pubblico è il modello di cloud computing più diffuso. In questo modello, le risorse IT, come server, storage e reti, sono ospitate e gestite da un fornitore di servizi cloud. Gli utenti possono accedere a queste risorse tramite Internet.

I vantaggi del cloud pubblico includono:

  • Scalabilità: il cloud pubblico è scalabile, il che significa che è possibile aggiungere o rimuovere risorse in base alle esigenze.
  • Costi: il cloud pubblico è spesso più conveniente rispetto all'acquisto e alla gestione delle risorse IT in proprio.
  • Sicurezza: i fornitori di servizi cloud offrono spesso livelli di sicurezza elevati per proteggere i dati degli utenti.

Gli svantaggi del cloud pubblico includono:

  • Controllo: gli utenti non hanno il controllo completo sulle risorse IT ospitate nel cloud pubblico.
  • Sicurezza: la sicurezza del cloud pubblico dipende dal fornitore di servizi cloud.

Cloud privato

Il cloud privato è un modello di cloud computing in cui le risorse IT sono ospitate e gestite internamente dall'azienda o dall'organizzazione.

I vantaggi del cloud privato includono:

  • Controllo: gli utenti hanno il controllo completo sulle risorse IT ospitate nel cloud privato.
  • Sicurezza: la sicurezza del cloud privato è sotto il controllo dell'azienda o dell'organizzazione.

Gli svantaggi del cloud privato includono:

  • Costi: il cloud privato può essere più costoso rispetto al cloud pubblico.
  • Scalabilità: il cloud privato può essere meno scalabile rispetto al cloud pubblico.

Cloud ibrido

Il cloud ibrido è un modello di cloud computing che combina il cloud pubblico e il cloud privato.

I vantaggi del cloud ibrido includono:

  • Il meglio dei due mondi: il cloud ibrido offre la flessibilità del cloud pubblico e il controllo del cloud privato.
  • Scalabilità: il cloud ibrido può essere più scalabile rispetto al cloud privato o al cloud pubblico.

Gli svantaggi del cloud ibrido includono:

Complessità: il cloud ibrido può essere più complesso da gestire rispetto al cloud pubblico o al cloud privato.


La migrazione della infrastruttura IT in cloud è un processo complesso che richiede una pianificazione accurata e l'intervento di professionisti esperti. Se stai pensando di migrare la tua infrastruttura IT in cloud, ma non sai da dove iniziare, puoi rivolgerti a TreDipi Srl.

TreDipi Srl è un'azienda specializzata in consulenza e servizi IT, con esperienza pluriennale nella migrazione di infrastruttura IT in cloud. I nostri consulenti ti aiuteranno a valutare le tue esigenze e a scegliere il modello di cloud computing più adatto alla tua azienda. Ti supporteranno durante tutto il processo di migrazione, dalla pianificazione alla realizzazione, fino alla fase di collaudo e test.

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